Sylos Labini, professore e galantuomo
di Furio Colombo
Questo è un atto di omaggio, affettuoso e devoto, per un grande amico
che ha dato, in Italia, un esempio raro e prezioso. Non sto parlando
dell’economista noto nel mondo, dell’intellettuale instancabile fonte
di pensiero originale e di un nuovo modo di vedere, di capire, di
organizzare i dati e le cose. Non sto parlando del docente che
generazioni di allievi – alcuni diventati docenti, altri a dirigere e a far
politica – che non vorranno mai dimenticarlo. Sto parlando dell’uomo
famoso e anziano che avrebbe potuto stare tranquillo, scrivere i suoi
saggi…
Avrebbe potuto continuare a incassare un indiviso tributo di rispetto e di
ammirazione. E invece quando ha visto l’Italia avviarsi lungo il percorso
delle leggi negate, degli interessi personali esaltati, delle promesse
assurde e impossibili e del blocco completo del sistema delle
informazioni, Sylos Labini non ha rinunciato alla sua battaglia di uomo
libero.
E’ grazie a persone come lui che l’Italia non ha perso la faccia, non
appare a tutti e del tutto un Paese ridicolo e non credibile come chi per il
momento la governa. E’ grazie alla sua notorietà internazionale che
tanti in Europa, hanno capito che l’Italia poteva rinascere e tornare al
pieno rispetto del diritto dei cittadini e del diritto di comunicazione e di
verità. Molti in Italia e in Europa non dimenticheranno ciò che devono a
lui, quel senso indomabile di dignità e libertà che ci consente di restare
orgogliosi del nostro Paese e della nostra identità pur così
incredibilmente offesa. Gli siamo stati accanto in tante occasioni in cui,
nonostante l’età, la difficoltà, la fatica, lui c’era, a dire la verità sgradita,
presentando il suo caso con quella sua limpida logica che nessuno ha
mai potuto contraddire o negare.
E lui è stato accanto a noi in ogni momento della difficile prova di ridare
vita a questo giornale e di dire e ripetere con tenacia che in questo
Paese stavano accadendo cose non tollerabili e non compatibili con la
nostra Costituzione. E quando la Costituzione è stata brutalmente
mutilata è stata alta la voce di Sylos Labini nel silenzio italiano. La
ricordiamo oggi, nel giorno amaro della sua scomparsa e della solitudine
che lascia. Lo ricorderemo nei giorni in cui ritorneranno intatti la fiducia e
il rispetto per il nostro Paese e si sarà diradato il maltempo politico che
ancora imperversa.
Il nostro è un grazie grande, grato e fraterno.
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