
In geometria la risultante di due forze che si muovono in direzioni diverse, rappresentate da due linee, è una linea che si muove in una direzione intermedia.La risultante di due linee che rappresentano forze di pari intensità, che si muovono, una lungo l’asse delle ascisse, A, l’altra lungo l’asse delle ordinate, O, è la bisettrice: Supponiamo che le due spinte esercitate da due gruppi di persone, uno -A- che si muove orizontalmente perché non vuole cambiare nulla, l’altro -O- che vuole cambiare molto e si muove in direzione Nord. Chi guida il gruppo del cambiamento si rende conto che, essendo le due forze di eguale intensità, in realtà spingendo a Nord il movimento reale si situa lungo la bisettrice, R. Ma io sono realista, dice, non un acchiappanuvole, e perciò lascio O e metto il mio gruppo lungo R. Allora però la nuova risultante è la bisettrice dell’angolo formato dalle rette R e O, ossia lungo la retta R’. Il leader realista ripeterà il ragionamento e si sposterà lungo la nuova bisettrice. Alla fine si troverà a spingere lungo l’asse delle ascisse: nessun cambiamento. Morale: meglio inseguire le nuvole e spingere lungo le ordinate: il realismo non paga. Bisogna però essere consapevoli dell’intero meccanismo e rendersi conto che, per ottenere il cambiamento rappresentato dalla bisettrice R, occorre spingere in direzione O. di Paolo Sylos Labini |
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