Pedro R. Kanof è un ingegnere e inventore italo-argentino ed è stato un carissimo amico di Paolo Sylos Labini.
Pedro ha ideato il primo sistema elettronico e il metodo per l’affitto di biciclette nel 1980, lo stesso metodo che viene ora utilizzato a livello globale nel sistema di bike sharing. Attualmente, Pedro Kanof è il presidente e CEO di Kanof Mobility Solutions, una società da lui fondata nel 2007. La missione della società è quella di produrre e installare la sua ultima invenzione, che consiste in un nuovo sistema di trasporto sostenibile. Questo sistema si basa su parcheggi per ogni tipo di bicicletta, pubblica o privata. Il 13 agosto 2013, l’USPTO (United States Patent and Trademark Office) ha concesso il brevetto numero 8508 333 per la sua nuova invenzione.
Pedro Kanof ha presentato la sua nuova proposta in numerose conferenze e università di tutto il mondo, tra cui Roma, Dresden, Berlino, Copenhagen, Buenos Aires, Città del Messico, Bogotà, Cuenca, Napoli e Washington DC attirando l’attenzione di radio e televisioni in vari paesi.
Al giorno d’oggi i prezzi delle biciclette sono scesi notevolmente e il risultato è che una persona su quattro ne possiede già una, magari sul balcone, nel garage o mai utilizzata. “La vera sfida – dice Pedro Kanof – è dare la possibilità alla gente di usare la bici che possiede, garantendo sicurezza e agibilità “. Da qui il nuovo brevetto firmato dallo studioso, che prevede un complesso sistema di stazioni di sosta dove poter lasciare le bici private in tutta tranquillità e comodità. Si tratta di piccole infrastrutture interamente automatizzate (moduli standard di facile installazione, muniti di congegni a raggi infrarossi per la sicurezza e ricariche di batterie per i mezzi a pedalata assistita) che dovrebbero essere diffusissime in città, per consentire ai cittadini di uscire da casa e trovare pronta la bici come avviene con l’auto. Una tessera identificativa, magnetica, gratuita e personale permette al proprietario di rilevare la propria bici, e solo quella, dagli stalli del parcheggio. “Ho presentato il mio progetto a Washington allo staff di Obama – ha spiegato l’ingegnere – e al Ministero dell’Ambiente italiano, perché sto cercando le più alte collaborazioni istituzionali per realizzarlo. La vera rivoluzione democratica avverrà solo se riusciremo a riempire le strade delle nostre città di biciclette, in modo che le macchine siano spinte ad abbassare la loro velocità rendendo le regole del trasporto urbano più ecologiche e civili”.
Pedro Kanof è nato a Buenos Aires, Argentina nel 1944 e si è trasferito a Milano nel 1972 a causa del regime argentino antidemocratico. Ha conseguito un dottorato in ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano. Oltre alla sua attività professionale, ha insegnato in varie università, tra cui l’Università della California – Berkeley, Johns Hopkins University, George Washington University, e l’Università degli studi di Venezia.
Pedro Kanof ha lavorato come esperto di tecnologia dell’informazione in importanti industrie (Alfa Romeo, Mondadori) e in organizzazioni finanziarie (Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale). Ha inoltre curato il libro “L’innovazione tecnologica: nuove opportunità per gli anni ’90”).
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