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Molte imprese energetiche che pagano la Robin tax sembrano ‘rifarsi’ sui consumatori, violando la legge. E’ quanto emerge dal Rapporto dell’Autorità  per l’energia che segnala 199 casi, per un totale di circa 1,6 mld di incremento dei margini ‘dovuti all’effetto prezzo e tali da costituire una possibile violazione del divieto di traslazione’. Dopo cinque anni dall’applicazione della Robin tax voluta da Tremonti, l’Autorità  per l’energia ha scoperto che le imprese hanno scaricato le maggiori tasse sui prezzi finali dell’energia. Non ci voleva molto a capire che sarebbe successo un fatto del genere se consideriamo che si tratta di imprese che operano in regime di oligopolio. Nell’articolo del 20 maggio 2008 pubblicato su il manifesto era stato scritto che “se il governo decidesse di alzare le tasse sulle imprese energetiche, ci sarebbe il rischio concreto che questo incremento possa essere scaricato sui prezzi finali dell’energia, creando un ostacolo alla crescita dell’economia”.

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