
Era l’aprile 1989. Il muro di Berlino era ancora intatto e la Comunità europea pensava al futuro. La Commissione Delors (Delors, 1989) lo disegnava così: “L’unione economica e monetaria in Europa implicherà una completa libertà di movimento per le persone, i beni, i servizi, i capitali, oltre che tassi di cambi irrevocabilmente fissi tra le monete nazionali e, infine, la moneta unica. Questo, inoltre, implicherà una politica monetaria comune e richiederà un alto grado di compatibilità delle politiche economiche e di coerenza in diversi altri ambiti delle politiche, specie in campo fiscale (Delors, 1989, p.13). La prima azione concreta riguardava la liberalizzazione dei movimenti di capitale (leggi tutto… ).
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